Meditazione spirituale della Prima Domenica di Quaresima -18 febbraio 2018

Quinto giorno di Quaresima

In questo periodo particolare dell’anno, la chiesa madre ci porta a rivivere i quaranta giorni di isolamento dal mondo, vissuti nel deserto da Gesù, prima della Pasqua. Viviamolo intensamente, soprattutto abbandoniamoci come ha fatto Gesù, allo Spirito che guida e che porta sollievo. Gesù è stato tentato nel deserto noi veniamo tentati continuamente su questa terra che c’è stata donata per accudirla, per difenderla, per proteggerla, non discutiamo su cose che sono più grandi di noi, ma viviamo intensamente questo tempo con riflessione e digiuno; digiuno che può essere inteso anche come: perdonare chi non lo merita; come: farsi risentire da chi ti ha offeso; come: andare a trovare qualche familiare che da molto non vediamo… Le tentazioni sono forti e ci scatenano l’orgoglio che ci allontana dall’essere “uomo-creatura” di Dio, persone di preghiera, perciò, convertiamoci tutti e crediamo al Vangelo.

Piccolo pensiero Mariano

“Figli del dolore, consolatevi tra di voi, comportatevi bene tra di voi, se trovate qualche figlio desolato dategli una parola bella, consegnate a loro il cuore mio, parlate di me, di mio Figlio, non spaventatevi di fronte alle ingiustizie; l’ingiustizia serve a creare la giustizia, come la guerra serve a creare pace perché il bene vince sempre!” 

Buongiorno, amici,e buona domenica di Quaresima. Siamo generosi, proviamo ad essere più miti. Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, “il tappetino”, di Dio. Amen.

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