MISTERI GLORIOSI

I Misteri Gloriosi – mercoledi e domenica

Invocazione iniziale al S. Rosario

O Dio, vieni a salvarmi

Signore, vieni presto in mio aiuto

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo

Come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

O Gesù mio, perdona le nostra colpe colpe, preservaci dal fuoco dell’Inferno, porta in cielo tutte le anime specialmente le più bisognose della tua misericordia.

Maria, Regina della Pace, prega per noi

 

1. Nel primo mistero glorioso contempliamo la Resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.

Dal Vangelo secondo Matteo (26, 1-10)

Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò e rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. il suo aspetto era come la folfore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie caddero tramortite. Ma l’angelo disse alle donne: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. E’ risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. presto, andate a dire ai suoi discepoli: è risuscitato dai morti e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. ecco, io ve l’ho detto”. Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli. Ed ecco Gesù venire loro incontro dicendo: “salute a voi”. Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro; “Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno”.

 

Breve riflessione

La Resurrezione di Gesù è uno dei momenti più belli dell’intero messaggio cristiano. La potenza della vita e la potenza dell’amore che sono in Lui, vincono la morte. Nulla fa ostacolo a questa sua potenza: nè la grossa pietra che chiude il sepolcro, nè il sudario e il lenzuolo in cui è avvolto. I lacci temporanei di una morte “apparente” cadono da soli davanti all’Amore. Esplode la Vita in quel sepolcro e lo lascia vuoto di sè, passando davanti alle guardie tramortite, simbolo delle anime in colpa mortale che non sentono il passaggio di Dio. E’ Pasqua: è il Passaggio da morte a Vita che ogni credente  vivrà in Cristo Gesù.

1 PATER – 10 AVE – 1 GLORIA – GIACULATORIA (O Gesù mio, perdona…)

2. Nel secondo mistero glorioso contempliamo l’Ascensione al cielo di nostro Signore Gesù Cristo.

Dal Vangelo secondo Luca (24, 50-53)

Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da lor e fu portato verso il cielo. Ed essi dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Breve riflessione

Gesù se ne torna al Padre, lasciando i suoi discepoli. Sembra la fine di una missione che è stata portata a termine e il dovere compiuto dà sempre pace, anche se si compie con un definitivo distacco. Ma non è affatto la fine: è l’inizio di quella meravigliosa avventura che è il Cristianesimo e che da più di duemila anni semina e raccoglie frutti. Gli apostoli, quei dodici uomini semplici e un po’ rozzi  che hanno seguito Gesù perchè affascinati dalla sua parola e dai suoi miracoli, diventano i diffusori della buona novella predicata da Gesù, con  tanto amore e convinzione che tutti accettano con gioia il martirio nel nome del loro Maestro. L’Ascensione di Cristo al cielo non è dunque abbandono, ma è  glorificazione dell’Umanità, per la quale  egli va a “preparare un posto”. Sta a noi essere degni di questo di questo posto che Gesù ci prepara per tenerci sempre accanto a Lui, nel suo Regno.

1 PATER – 10 AVE –  1 GLORIA – GIACULATORIA

3. Nel terzo mistero glorioso contempliamo la discese dello Spirito Santo sugli Apostoli e su Maria SS.

Dal Vangelo secondo Giovanni (20, 19-23)

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesù venne, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Detto questo mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono nel vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: ” Pace a voi! Come il padre ha mandato me, anch’io mando voi”. Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, non saranno rimessi”.

Breve riflessione

Lo Spirito Santo è la Forza che trasforma gli Apostoli, questi fragili uomini che, nonostante le apparizioni del Risorto, non avevano ancora il coraggio interiore di affrontare il mondo esterno in cui dovevano diffondere la Buona Novella. Solo con la venuta a loro dello Spirito Santo essi diventano “Apostoli” del Signore Gesù e trovano il coraggio di uscire dal buio e dalla paura in cui si erano rifugiati. Aprono gli spazi della prima proficua evangelizzazione a partire da quella Gerusalemme che aveva rifiutato il Messia del Signore. Il coraggio della loro testimonianza diventa un riferimento essenziale anche per gli “apostoli” degli anni e secoli futuri.

1 PATER – 10 AVE – 1 GLORIA – GIACULATORIA

Testo

4. Nel quarto mistero glorioso contempliamo l’Assunzione al cielo, in anima e corpo, di Maria SS.

Dall’Apocalisse di S. Giovanni Apostolo (12, 1-5)

Nel cielo apparve poi  un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del paryo. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.  Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono.

 

Breve riflessione

Fu Pio XII, nel 1950, a proclamare solennemente il dogma dell’Assunzione in cielo di Maria SS: Ma questa convinzione era forte nel popolo di Dio fin dai primi secoli del cristianesimo. Ignoriamo se, come e quando avvenne la morte di Maria, festeggiata da subito come “dormitio” a conferma che in Maria, fin dall’antichità, la Chiesa celebra il compimento del mistero pasquale. Essendo Maria la “piena di grazia”, senza ombra di peccato, il Padre l’ha voluta associare alla Resurrezione di Gesù, dopo averla ssociata al mistero della Passione e della Morte. dal cielo, la Vergine SS guida il cammino dell’Umanità verso suo Figlio Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo.

1 PATER – 10 AVE – 1 GLORIA – GIACULATORIA

5. Nel quinto mistero glorioso contempliamo l’Incoronazione della Beata Vergine Maria e la Gloria degli Angeli e dei Santi.

Dall’Apocalisse di S. Giovanni Apostolo (7, 11-17)

Tutti gli Angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro Viventi si inchinarono davanti al trono con la faccia rivolta verso  terra e adorarono Dio dicendo: “Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazia, onore, potenza e forza al nostro Dio, nei secoli dei secoli. Amen!”. Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: “Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?”. Gli risposi: “Signore mio, tu lo sai”. E lui: “Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione  e hanno lavato le loro vesti  rendendole candide col sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro. Non avranno più fame, nè avranno più sete, nè li colpirà il sole, nè arsura di sorta, perchè l’Agnello che sta in mezzo al trono sarà il loro pastore e li guiderà alla fonti delle acque della vita. E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi”.

Breve riflessione

Maria glorificata è la creature che ha raggiunto la pienezza della salvezza fino alla trasfigurazione del corpo. E’ la donna vestita di sole e coronata di stelle. E’ la madre che ci aspetta e ci sollecita a camminare verso il regno di Dio. La Madre del Signore è l’immagine della Chiesa: lumisosa garanzia che il suo destino di salvezza e assicurato perché in lei, come in tutti, lo Spirito del Risorto atterà pienamente la sua missione. Ella è già quello che noi saremo. Perciò il Paradiso fa festa all’arrivo di Maria nella sua pienezza di anima e di corpo. E Dio stesso la costituisce Regina degli angeli e dei Santi, ma anche nostra Regina e guida verso la patria eterna.

1 PATER – 10 AVE – 1 GLORIA – GIACULATORIA

 

ALLA FINE DEL S. ROSARIO SI RECITA:

1 GLORIA – GIACULATORIA – 1 SALVE REGINA

LITANIE LAURETANE